di Franco Laner
Dopo le perplessità sollevate dal confronto fra il reperto
di scavo del ’79 e la sua collocazione nella ricomposizione ora esibita a
Cagliari, alcune precisazioni dei blogger non permettono risposte certe.
Il contributo di R.S. -grazie!- mi pari confermi che manchi
qualcosa rispetto al reperto, soprattutto fra lo scudo e la testa la distanza è
minore.
Fig. 1 Si vede il moncone del braccio, ma il frammento di scudo è piccolo rispetto al frammento di scavo
Fig. 2 La foto mostra la rispondenza fra reperto e ricomposizione di fatto avvenuta, come mostra la fig.1. Rimangono perplessità forti che cercherò di fugare con un nuovo sopralluogo. Comunque questa documentazione sembra voler prevenire sciocche illazioni.
Mentre la gentile segnalazione di Orni Corda è più
intrigante pur lasciando aperte domande, ancora sulla minore distanza fra testa
e scudo e il pezzo di scudo della foto mi pare molto più corto di quello dello
scavo, che oltrettutto poco assomiglia a quello sovrapposto.
Non rimane che un nuovo sopralluogo al museo di Cagliari.
Invece questo modo di indagare mi fa scoprire altre foto da
verificare. Sempre sul pugilatore, a Cabras però, noto un brusco cambiamento di
direzione nell’apposizione dello scudo, Nella foto di Li Punti il frammento di
scudo del gomito porta ad un raggio di curvatura molto accentuato se si vuol
far passare lo scudo sopra la testa. Mi sembra che riducendo l’angolo fra
frammento e scudo si sia potuto ricostruire uno scudo con curvatura blanda.
Non è però questa l’indagine che sto conducendo, anche
perché le foto spesso fanno vedere quel che vuoi vedere. Il tema di ricerca che
mi sono dato è verificare se mai le statue siano state messe in piedi. Durante
la gestazione c’è stato un aborto fisiologico. Il feto non è arrivato a
compimento e la creatura non è mai stata distrutta, perché rotta prima.
Bellissimo il progetto per la necropoli, coi bronzetti ingigantiti, ma un
inghippo ne ha negato l’esito e il cantiere è stato abbandonato.
I dati di ricerca mi permettono di anticipare queste
conclusioni.
In questo percorso di ricerca ogni tanto inciampo in qualche
difficoltà, che supero non prestando che pochissima attenzione alla risibile
ricostruzione delle varie tipologie di guerrieri e alle forzature messe
gratuitamente in atto per offrire ai turisti di bocca buona qualcosa di
verosimile e uguale ai bronzetti.
Fig. 3 Cabras.
Ci sono due diverse direzioni di curvatura dello scudo. Nel pugilatore
ricomposto -che male è venuto!- si vede, nel gomito come lo scudo di
resina cambi di direzione rispetto al frammento di scudo ancora libero.
Nella foto di Li Punti si intuisce che per passare sopra la testa lo scudo
avrebbe dovuto avere un raggio di curvatura accentuato e non blando.
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