giovedì 23 agosto 2012

Ancora sulle recenti considerazioni di Ugas


di Paolo Littarru


In merito alle considerazioni del Prof. Ugas, vorrei fare due ulteriori aggiunte:

1. Non corrisponde al vero che nei nuraghi “non si trovino oggetti connessi coi culti e con le offerte sacre di corredo sacro prima degli inizi del I Ferro”; come abbondantemente dimostrato dall’archeologo Augusto Mulas nel suo recente libro “L’Isola sacra – Ed. Condaghes”, l’abbondanza di reperti risalenti finanche al Bronzo Medio (periodo di presunta edificazione dei primi nuraghe), è rivelatrice di usi cultuali;

Inoltre, come ottimamente illustrato da Mauro Zedda in “Archeologia del paesaggio nuragico”, gli "indicatori archeologici" che deve presentare una struttura per poter essere interpretata come sacra, o meglio gli indicatori di un rituale, sono esposti in Renfrew e Bahn Archeologia. Teorie, metodi e pratiche ed. 1995 e 2006 Zanichelli e sono i seguenti
- concentrazione dell'attenzione

luogo caratterizzato da speciali associazioni naturali (es. grotta, boschetto, sorgente, cima di una montagna
posizione periferica rispetto ad un centro abitato
presenza di altari, seggi, focolorai, incensieri e tutti i parafernalia del rituale
simboli ripetuti "ridondanza"

- zona di confine tra il mondo di confine e l'aldilà

sia cerimonie pubbliche che misteri nascosti ed esclusivi la cui pratica si riflette nel luogo di culto
elementi di purificazione (es. piscine e bagni rituali; pozzi, l'aggiunta è una n.d.r.)

-presenza della divinità

immagini o rappresentazioni della divinità
simboli riferiti all'iconografia es. animali reali o mitici
simboli rituali riferiti a rituali funerari o altri riti di passaggio

- partecipazione e offerte

decorazioni o immagini che richiamino movimenti rituali o gesti di adorazione

il rituale può includere la danza, la musica etc.
sacrifici animali
cibi e bevande bruciate sparse
oggetti votivi rotti o nascosti
investimento di ricchezza nell'apparato cerimoniale e nelle offerte, oltre che nell'edificio stesso

In pratica solo pochi di questi indicatori saranno ritrovati in un contesto archeologico


Evidenzio che il testo degli archeologi inglesi vorrebbe essere di portata generale, riferibile cioè a tutti i contesti archeologici, senza esclusioni.
Nel BM ma ancor più nel BF molti di questi indicatori sono presenti nei nuraghi.

2. Non consta corrispondere al vero allo stato attuale delle conoscenze e salvo prova contraria che nei nuraghi si trovino armi risalenti al presunto periodo di edificazione dei nuraghe

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