giovedì 19 agosto 2010

A che serve l’archeoastronomia?

di Mauro Peppino Zedda


L’archeoastronomia è una disciplina a cavallo tra l’archeologia e la storia dell’astronomia, unisce ed amplia il fascino di entrambe.
Attraverso l’archeoastronomia si studiano le conoscenze astronomiche delle società che non hanno lasciato testimonianze scritte.
Tra i molteplici aspetti che l’archeoastronomia indaga, vi è lo studio dell’orientamento delle antiche costruzioni, siano esse di carattere funerario, sacro o profano. Cercando di capire se l’orientamento possa essere figlio di motivazioni astronomiche.
Quando si studia l’orientamento di antiche costruzioni si deve tener presente che il target astronomico è una possibilità tra altre (una montagna sacra, un insediamento privilegiato, un luogo sacro speciale, ecc.).
Se nell’impianto urbanistico di una città romana, è facile riscontrare la razionalità degli assi viari che intersecano parallelamente e perpendicolarmente l’abitato, è altrettanto facile notare che il cardo e il decumano sono orientati secondo i punti cardinali. La città romana è incardinata col cosmo.
Stesso discorso per le piramidi egizie, i cui lati sono orientati lungo i punti cardinali.
E via di questo passo sino ad inglobare quasi la totalità dei monumenti realizzati nella preistoria. Ma non solo, anche le chiese romaniche sono orientate verso il punto ove sorge il sole il giorno della natività del santo a cui sono consacrate.
Viceversa le moschee sono orientate verso La Mecca, si tratta dunque di un orientamento rivolto verso il luogo più sacro del Islam.
Anche i nuraghi sono stati costruiti seguendo dei parametri astronomici.
L’impianto planimetrico dei nuraghi complessi è astronomicamente orientato verso il sorgere del sole o della luna ai solstizi e lunistizi.
L’ingresso dei monotorre è delle torri centrali dei complessi è orientato verso tre target (sorgere del sole al solstizio d’inverno, della luna al lunistizio maggiore meridionale, e della costellazione del Centauro/Croce del sud, specificando che il target stellare vale solo se i nuraghi sono stati costruiti nel II millennio a.C.), con una anomalia (che conferma le regola) presente nella metà meridionale dell’Isola, dove vi sono orientamenti anche verso il culminare e il tramontare della costellazione del Centauro/Croce.
Sulla disposizione astronomica dei nuraghi vi è il caso della valle di Brabaciera, dove la totalità dei nuraghi presenti risultano allineati lungo angolazioni coincidenti con le linee solstiziali e lunistiali. Il matematico Marco Sanna, ha dedotto che applicando il teorema di Bayes (o delle cause), il caso di Brabaciera dovrebbe essere la norma piuttosto che un caso isolato.
Nel libro S’Ena (che ho avuto modo di leggere in bozze), prossima pubblicazione di Franco Laner, si dimostra che vi sono allineamenti con significato astronomico anche nella piana di Ozieri; inoltre che la disposizione dei nuraghi seguisse delle regole geometriche lo aveva messo in luce anche Mauro Maxia (Un tesoro riscoperto, 1991) in Anglona.
Vogliamo iniziare a chiederci, in tanti, per quale motivo i nuraghi sono stati orientati secondo parametri astronomici?

10 commenti:

  1. Finchè i "professionisti" non inizieranno a porsi la domanda che tu stesso poni alla fine... l'archeologia sarda non andrà da nessuna parte.

    ma tanto come dici tu nel primissimo post del blog, parafrasando..
    a)prima una nuova idea viene respinta categoricamente;
    b)poi viene ridimensionata nel suo essere rivoluzionaria;
    c)infine si decide che quella idea, in realta, la si era da sempre saputa..

    fra qualche anno, sono sicuro, si dirà che tutti sapevano che nuraghi erano orientati astronomicamente, anche Lilliu in fondo lo sapeva...

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  2. Efisio Loi scrive:

    Caro Mauro,

    proverò a rispondere alla tua domanda finale con alcune considerazioni.

    Ormai con le ‘stelle’ ci ‘facciamo’, se ci facciamo, con l’oroscopo o con l’astrofisica. L’oroscopo è roba da donnicciole (te la immagini Margherita Hack che consulta l’oroscopo?), le donne (e gli uomini) di scienza, che si rispettino, guardano alle stelle attraverso il filtro del Big Bang e dell’evoluzione dell’universo.

    Hanno cancellato dal loro orizzonte tutto quello che c’è stato prima del Secolo di Lumi o, al massimo, prima di Galileo. Dalla possibilità di capire il senso di religiosità e trascendenza che avvolgeva l’uomo preistorico, sono lontani anni luce.

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  3. @Mauro Zedda

    Preciso che non mi stupisce un allineamento astronomico legato al sole e alla luna nei nuraghi:ho già ribadito che che il sole e la luna scandivano i ritmi di quella gente e l' ossequio agli astri è fenomeno non circoscritto alla Sardegna.Quanto questo dato possa darci la misura della funzione primigenia e/l' evoluzione d' impiego dei nuraghi è quesito che lascio in mano a studiosi come te.Una volta che si appurerà "archeoastronomicamente" che detti orientamenti sono un dato generale, sarà un passo da gigante.Ad oggi, i risultati ai miei occhi non hanno nulla di "archeo" ( SE NON L' OGGETTO DELLA RICERCA) e tutto di "astronomico", e a tal proposito sei certo che di orientamenti stellari , nelle stesse location da te studiate, possa individuarsene uno solo? O volendo più di uno? Quesito da profano si intende.....

    @ Non sono archeologo.Non sono archeoastronomo.
    Quando ho scritto di "metodi più semplici per ottenere un calendario astronomico" parlavo di dati di fatto:metodi esistenti (appurati) e applicati nella Sardegna nuragica per avere gli stessi risultati. (Muravera-Is Calas/Cuili Piras).

    Anche per me i nuraghi sono opere d' arte:3500 anni fà sono stati eretti per rendermi affetto da Sindrome di Stendhal?? O andrebbe valutata la possibilità che pragma e intento metafisico andassero di pari passo per quei costruttori???

    A differenza della Cappella Sistina e della Pietà da te citate: sappiamo per certo chi e perchè si è dato da fare e che l' obiettivo prefissato era l' opera d' arte. Il rinascimento è fenomeno storico artistico che mal si presta al parogone ,seppur paradossale, che hai fatto.Allo scopo puramente metafisico da te propugnato oppongo il "pragma" che non poteva che caratterizzare scelte e azioni seppur nel rispettoso ossequio degli elementi astrali che già dall' epoca eneolitica era patrimonio della gente che abitava la Sardegna.Un patrimonio importante per tutte le culture megalitiche.

    Saluti

    Faulas

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  4. Errata corige: epoca eneolitica stà per epoca preneolitica.Scusate:

    Faulas

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  5. @ Faulas, in primis ti segnalo che non sono io Fabrizio Sarigu e a Fabrizio segnalo che non sono io Paolo Littarru.

    Ho visitato di un migliaio di nuraghi, nel 65 % di essi ho potuto rilevare il loro orientamento (l’altro 35% era sepolto da macerie o coperto da vegetazione sino al punto da non consentire l’effettuazione di misurazioni), gli studi sono stati pubblicati (anche con altri autori) a più riprese in autorevoli riviste scientifiche, ma li puoi trovare raccolti nel mio ultimo libro ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO NURAGICO.
    Il campione è significativo a sufficienza per estendere a tutti i nuraghi quanto emerso dai dati del campione analizzato (omogeneamente distribuito nell’intera Isola).

    Non ho mai detto che i nuraghi li si è costruiti per realizzare un calendario astronomico, anche se penso che dall’orientamento astronomico dei nuraghi si può risalire al calendario, in quanto alle epifanie religiose dei nuragici corrispondevano delle date astronomiche.

    Sulle stelle , direi che, allo stato attuale delle ricerche, si possa dire che i nuragici abbiano orientato gli ingressi dei nuraghi solo sul sorgere delle stelle del Centauro/Croce (nel meridione dell'isola anche sul tramonto).

    Sui menhir di Muravera credo siano state scritte molte esagerazioni, probabilmente ne discuteremo anche in questo blog, ma non ora.

    Sulla restante parte del tuo commento meglio che ti risponda Fabrizio Sarigu

    saluti

    mauro peppino

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  6. @Mauro Peppino Zedda

    Il paniere di nuraghi compreso nel tuo campione fornisce un dato statistico ben lungi dall' essere con sicurezza etichettato come dato generale( applicabile alla generalità dei sistemi nuragici dell' isola). Inoltre vorrei sapere la tipologia dei nuraghi esaminati: ci sono anche nuraghi a corridoio?Dei 33 nuraghi della Brabaciera quanti non sono in diretta visuale reciproca? Quanti non son compresi tra gli allineamenti ricavati?

    Ho letto che riguardo alla funzione del nuraghe ti limiti a esplicitare una natura "pubblica", peraltro escludendo le teorie sul nuraghe fortezza etc etc. Nel post dici che fungevano anche da calendari ma nn sono stati eretti con questa precipua funzione.Per scongiurare il rischio di avvitarsi in inutili diatribe puoi anche esplicitare qual' era secondo te la scaturigine del loro impulso edificatorio.

    Per quanto concerne il sito di menhir di Muravera,l' ho citato unicamente a scopo esemplificatorio,lungi dal supportare tesi a riguardo....ma gli orientamenti ci sono eccome.

    Saluti

    Faulas

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  7. @ Faulas
    Non voglio parlare del caso di Muravera, salvo che tu misterioso Faulas non sia Roberto Ledda, ed allora posta un articolo e parliamone pure!!
    Il mio campione è sufficiente per poter parlare dell’orientamento degli ingressi dei monotorre e delle torri centrali di tutti i nuraghi sardi; è sufficiente pure per l’orientamento delle linee tangenti alle torri periferiche dei nuraghi complessi di tutta la Sardegna.
    Per quanto riguarda invece la dislocazione dei nuraghi i miei studi hanno indizi (e li ho citati anche nel mio primo libro I NURAGHI IL SOLE LA LUNA 1992) che sia un fenomeno che riguarda anch’esso tutta la Sardegna, ma uno studio (passami il termine) elaborato come quello di Brabaciera non è stato fatto da nessuna altra parte.
    A Brabaciera vi sono 215 allineamenti in cui da un nuraghe si vede un altro nuraghe stagliato sull’orizzonte. Di questi 215 , 40 sono orientati lungo linee solstiziali o lunistiziali.
    È stato calcolato che casualmente se ne sarebbero dovuti riscontare 7, attenzione 7 il ordine sparso, non a formare sistema! Il fatto che la disposizione astronomica dei nuraghi di Brabaciera non possa essere frutto del caso non è data solo dal numero (40) degli allineamenti coincidenti con le linee solstiziali o lunistiziali, ma soprattutto dall’essere in presenza di un sistema.
    Mi spiego se nueddas-is paras rapresenta un orientamento tra ii quaranta come Nueddas longu, ma vi è anche maurus –longu , is paras – Maurus, Perdosu- Longu, Perdosu-Calameda, Calamela –Is Paras; Is Paras –Ruina Franca; Ruina Franca Tacquara; tacquara-Gruxedu; Gruxedu Nuraccioni, ecc. ecc. Al di là del numero è il concatenamento che rende la cosa di una bellezza di grande significato.
    Il numero è importante per dire che tutti nessuno escluso è allineato lungo linee solstiziali o lunistiziali almeno con un altro nuraghe, ma se anche lo fossero stati solo la metà e se fra questi vi fosse un sistema, sarebbe stato ugualmente importante.
    Il matematico Marco Sanna si è preso la briga di fare il calcolo probabilistico su Brabaciera, e dopo aver dedotto che sicuro che la disposizione ha seguito una logica astronomica, applicando il teorema di Bayes (considerando che il sistema di Brabacierà è stato scelto da me a caso) deduce che non dovrebbe essere un caso isolato ma è possibile che sia la regola.
    Saluti
    Mauro peppino

    PS Per quanto riguarda la presenza di nuraghi a corridoio ufficialmente neppure uno, ma penso che due lo siano.

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  8. Hai ragione Mauro, e dire che se mi avessero chiesto di giurare che il post fosse tuo... comunque chiedo scusa anche Littarru...scherzi della memoria.

    @Faulas

    Ciao Faulas ti rispondo qui, fai riferimenti ad un post scritto da me in cui affermavo che

    "dire ad un nuragico che per fare un allineamento bastava un bastone..e come dire a Michelangelo che se faceva la pietà, la metà in volume, risparmiava sul marmo"

    scusa ma continuo a trovare assolutamente calzante il paragone...

    perchè la ragione che ha spinto i nuragici a costruire i nuraghi non è certamente quella di trovare la soluzione più semplice per costruire allineamenti (altrimenti avrebbero usato si i famosi pali), dunque non ci si può approcciare al problema con ragionamenti atti a semplificarlo...

    Anzi la questione va colta nella sua complessità... costruendo un nuraghe, attraverso il nuraghe, grazie al nuraghe, l'abitante della sardegna dell'epoca COMUNICAVA un'idea.

    E' per ciò un dato di fatto che il nuraghe sia così, perchè è quella , e sola, l'idea che volevano comunicare...non ha senso chiedersi se poteva essere comunicata in altre forme, loro hanno scelto quella ed è più interessante sforzarsi a capire il perchè.

    quindi a questo punto domandarsi perche non usassero solo pali, non facessero nuraghi quadrati o aspirale...distoglie energie dal vero problema...

    che è capire l'idea che soggiace il nuraghe.

    p.s. prima banale considerazione, come dici tu effettivamente bastavano dei pali, mentre il nuraghe è un monumento incredibile per complessità( ricordo che c'è chi ritiene che il Brunelleschi realizzo la cupola di santa maria del fiore dopo aver visto e studiato i nuraghi).. questo ci dice quanto importanti fossero per loro gli allineamenti....

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  9. Si una delle primcipali questioni è quella di capire perchè costruirono tanti nuraghi (astronomicamente orientati e disposti).

    saluti

    mauro peppino

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