lunedì 4 gennaio 2016

La divinità Nuragica MERRE e il Centauro


di Mauro Peppino Zedda




In diversi articoli pubblicati in prestigiose riviste scientifiche e in più monografie (I Nuraghi tra Archeologia Astronomia 2004; Archeologia del Paesaggio Nuragico; Astronomia nella Sardegna Preistorica), si è sostenuta  l’ipotesi che l’orientamento degli ingressi dei nuraghi monotorre e torri centrali dei nuraghi complessi abbia come target principale dell’orientamento il sorgere della costellazione del Centauro, e come target secondari il sorgere della Luna al lunistizio maggiore meridionale,  del Sole al solstizio d’inverno e nella parte meridionale dell’isola anche del tramonto del Centauro.  
L’ipotesi è stata benevolmente accolta da prestigiosi studiosi, cito fra i tanti Clive Ruggles.
In questa occasione propongo un accostamento linguistico epigrafico che rende l’ipotesi  assolutamente pertinente anche da un punto di vista storico culturale oltre che matematico astronomico.
La comunità scientifica sarda dall’Archeologia alla linguistica (fra tutti leggete gli scritti di Attilio Mastinu e Massimo Pittau) riconosce che il termine MERRE inserito nella iscrizione trilingue (in punico, greco e latino), risalente al II secolo a.C., rinvenuta nel Gerrei, rimanderebbe ad una divinata indigena preistorica.
L’inscrizione trilingue spiega che un tal Cleone dedica a Eshmun Merre (in punico), Asclepios Merre (in greco), Aescolapio (in latino), un altare per una guarigione ricevuta.
Sul fatto che Merre fosse una divinità indigena di tradizione preistorica equivalente ad Eshmun, Asclepio e Esculapio, gli studiosi concordano. Questo dato ritengo sia pertinente accordarlo con un altro dato e cioè con il fatto che Il Centauro Chirone era maestro di medicina di Asclepio, controparte greca di Imhotep. Dunque non sarebbe azzardato presupporre una connessione tra la divinità nuragica MERRE e la costellazione del Centauro.
Alla luce di questi dati mi pare verosimile postulare una qualche divinità curativa preistorica mediterranea precedente alla tradizione egizia, connessa con la costellazione del Centauro, verso la quale sono orientati pure i templi maltesi e le taulas delle baleari (vedi numerosi scritti di Michael Hoskin).
 Il fatto che il Centauro, fosse maestro di medicina delle divinità curative egizia, greca, punica, latina, mi pare verosimile pensarlo connesso anche per la divinità curativa nuragica MERRE.
Queste considerazioni oltre a schiudere nuovi orizzonti in relazione ad analisi linguistiche sulla parola MERRE, rappresentano un ulteriore elemento di conoscenza sul mondo nuragico, in quanto l’orientamento dei  nuraghi verso il Centauro si collega in modo assolutamente stringente con il nome della divinità nuragica MERRE.
Mi pare che I dati e le conclusioni provenienti dalle mie analisi archeoastronomiche sui nuraghi, si legano alla perfezione  con le caratteristiche della divinità nuragica MERRE.
Con buona pace di tutti gli archeologi sardi che oltre a non riuscire ad osservare la Luna e non hanno neppure la vista necessaria a vedere il dito che la indica, poveri, non hanno ancora compreso che se non guardano in alto non riusciranno mai a comprendere il significato di quello che sta sotto!



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