mercoledì 10 febbraio 2016

Anticipazione. Confermato il riferimento al bronzetto di Vulci degli ultimi due guerrieri di Monte Prama


di Franco Laner


                                    
















Da  fonti ben informate e vicine alla Soprintendenza -per ovvi motivi di riservatezza mi viene chiesto il silenzio- apprendo che un nuovo importante tassello si aggiunge ai ritrovamenti dei recenti scavi a Monte Prama (2014).
Alcuni frammenti, adespoti, anche perché non trovavano riscontro né nelle maquette dei Giganti, né dei modelli di nuraghe, hanno ora una precisa collocazione. Sono infatti i copricapo conici del famoso bronzetto di Vulci, a cui la grande statuaria si richiama, come i bronzetti con lo scudo in testa di Dorgali che hanno ispirato gli scultori dei guerrieri pugilatori di Monte Prama.
Ancora una volta l’archeologo Giovanni Lilliu aveva visto bene: i guerrieri fusi non sono altro che il corrispettivo con cui la grande statuaria chiude la stagione della civiltà nuragica.
Evidente anche la soddisfazione di questa attenta ricostruzione, specie della Sovrintendenza cagliaritana, che subito aveva ipotizzato che il bubbone aderente alla statua rovesciata altro non fosse che uno scudo avvolto, esattamente come nel bronzetto di Vulci.
Anche altri reperti, di difficile interpretazione, sparsi nei vari musei, a forma di cono, possono ora trovare la loro definitiva collocazione. Nel laboratorio di Li Punti tutto è pronto per la nuova ricostruzione e sono già stati richiesti opportuni finanziamenti. È comune auspicio che non si lesinino fondi destinati a completare un puzzle che getterà nuova luce sull’arte nuragica, anticipatrice della grande statuaria mediterranea.

Le figure, più che tanti ragionamenti, dimostrano l’evidenza.

3 commenti:

  1. Grazie della notizia e complimenti per la sintesi.

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  2. Porgo le scuse ai lettori del blog per il mio post su MP/Vulci.
    Non era intento di farmi pubblicità come allude Atropa Belladonna e nemmeno di prendere in giro alcuno. Semplicemente verificare se, assecondando i desiderata dei più, ripetendo le corbellerie dell’archeologia ufficiale, gli insulti avessero un picco di flessione.
    Se sostengo che le teste dei guerrieri sono state manomesse non solo io sono insultato, tirando in ballo cose personali senza senso e false, ma nemmeno mia madre se la cava bene!
    Apriti cielo se poi sostengo che le attuali ricostruzioni sono arbitrarie e prive di attendibilità (scudo in testa, gambe spaiate pezzi posticci, teste sopra busti senza relazione…) e li definisco Frankestein, “mostri”!
    E se dico che MP mi pare un tentativo di statuaria mal riuscito (aborto) perché non è mai giunto a conclusione, forse sarà meglio che non mi faccia più vedere in Sardegna. Se ho seri dubbi -motivati- sulla datazione, sui “primati” mediterranei, sull’uso strumentale dell’archeologia a fini che nulla c’entrano con la ricerca del settore, nessuno mi ha in nota se non per buttar addosso discredito
    E allora quale sarebbe la reazione se dicessi ciò che alla stragrande maggioranza piacerebbe che dicessi? Ho provato ad unirmi al coro con un post/bufala. Mia madre non è stata rievocata nessuno mi ha mandato a remengo, né si è chiesto se mi sono bevuto il cervello.
    Invero qualcuno ha obiettato sull’accostamento del bronzetto di Vulci con le due statue col bubbone avvolto (scudo). La ricostruzione del copricapo a cono è sembrata verosimile.
    Sta a vedere che con un po’ di resina glielo mettono in testa. Coi 5200 pezzi a Li Punti, si possono ricomporre diversi copricapo non solo conici, ma anche sa berritta

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